📱 Quale futuro per gli SMS?

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L’open rate della mia ultima newsletter è stato decisamente disastroso. Ma come potevo pretendere di farmi notare nella pletora di offerte Black Friday che avrete ricevuto venerdì?

E se vi avessi inviato un SMS? Avrebbe avuto un tasso di apertura superiore, o forse no?

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Pensandoci bene, con l’avvento delle app di messaggistica e dei social network la ragion d’essere dell’SMS come mezzo comunicativo rivestirebbe sempre meno importanza. Per comunicare con amici, colleghi e familiari le piattaforme utilizzate sono più o meno sempre le stesse: Whatsapp, Messenger, Instagram, Telegram, ecc.

Però, se da una parte le caselle di posta in arrivo e i feed di Instagram diventano un campo di battaglia dove tutti fanno a botte per offrirti uno sconto del 20% sul loro ultimo prodotto, dall’altra sempre più brand perlustrano modi, magari meno ingorgati, di comunicare con i propri clienti. E, di questi, molti sembrano apprezzare. In un survey dell’anno scorso il 48% degli intervistati riferisce di utilizzare ancora gli SMS come canale di condivisione dei contenuti.

Se il leitmotiv “be wherever your customers are” è fondato allora ha ancora senso puntare sull’sms come strumento di marketing visto che probabilmente si tratta del canale che presenta meno friction in assoluto tra quelli digitali. Tanto che per alcuni brand sta superando l’utilizzo di email e chatbot (o quantomeno affiancato nell’ottica multichannel).

Proprio come per la posta elettronica che non è ancora scomparsa (e forse non lo sarà mai, ma sono di parte), il texting presenta molti più aspetti positivi che negativi, se attenzionati con gli occhi di un professionista del marketing.

Aprite il vostro cellulare, qual è il numero di email non aperte, quale quello dei messaggi su Whatsapp e quello degli SMS?

Non è insolito: gli SMS hanno un tasso di apertura del 98%.

Ciò significa che quando un marketer invia messaggi SMS ai propri clienti può avere la certezza quasi assoluta che questi verranno letti. E non è un caso che molte aziende abbiano deciso di puntare più forte sull’SMS Marketing piuttosto di quello via email per questo Black Friday.

Gli SMS hanno poi la capacità di essere il mezzo più semplice ed efficace per scambi immediati di informazioni brevi, concise ed automatizzate. Basti pensare alle conferme di appuntamenti, alle prenotazioni di ristoranti e altri tipi di servizi.

A differenza dell’email poi, è pressochè inesistente il bounce rate. Anche se uno smartphone è fuori portata o spento per qualche ora, l’SMS raggiungerà gli utenti dopo che il telefono sarà nuovamente connesso a una rete cellulare. E la portata è globale: in alcuni paesi le reti wifi e connessioni ad alta velocità non sono ancora così diffuse, quindi i semplici messaggi di testo rappresentano ancora il canale preferito.

Ci sono anche tanti limiti. La tecnologia è rimasta quella di diversi anni fa, non è così elastico e duttile da permettere l’invio di messaggi multimediali come invece è possibile fare con Whatsapp e co., ed essendo un canale con pochissima friction, il rischio è che le aziende possano abusare di questo strumento così intimo rendendolo un canale fastidioso, nonostante filtri i antispam siano sempre più efficaci.

Cercando di sfruttare i pregi e limitare i difetti di questa tecnologia, alcuni player come Community , Wavium o Subtext hanno deciso di modernizzare la messaggistica mobile trasformandola in un canale one-to-many per coinvolgere i fans di artisti o sportivi famosi.

Mentre piattaforme come Neo, Sendpulse e Twilio o l’italiana SMSHosting consentono di gestire un vero e proprio CRM basato interamente sui short message.

Ma quale sarà il futuro degli SMS? In una parola: RCS.

Ossia, un nuovo protocollo di comunicazione, supportato anche da Google, che mira a sostituire il tradizionale SMS con un sistema di trasferimento di testi e immagini molto più ricchi e completi (simile al sistema iMessage dell’iPhone per intenderci).

La piattaforma promossa dal GSMA a partire dal 2008, rende la messaggistica di testo duttile come quella di Whatsapp, Telegram o Messenger, fornendo infatti la condivisione di foto e video ad alta risoluzione, mappatura delle direzioni, automazione con i chatbot, condivisioni della posizione, indicatori di digitazione, le chat di gruppo e molto altro. E tutto questo prescindendo dall’operatore telefonico, dal tipo di smartphone e dall’app utilizzata.

Insomma, che si tratti di P2P o A2P i messaggi RCS modificheranno il tipo di comunicazione al quale eravamo abituati e forniranno spunti per nuove strategie di marketing nel futuro prossimo.

🧒 In questa foto ci sono 6 tiktokker e insieme hanno un totale di circa 7 milioni di follower. Sette. Milioni. Di. Follower. Dopo la HypeHouse statunitense, anche in Italia alcuni giovanissimi creator uniscono le loro forze in un collettivo per collaborare e divertirsi insieme.

🎵 Potevano mancare le Storie anche su Spotify? Certo che no. La startup musicale svedese sta testando il nuovo formato su alcune Playlist, ma non si sa ancora se sarà una feature permanente.

✈️ “Senza vaccino non si sale a bordo”. Prende forma l’idea di un ‘passaporto Covid’. Ne ha parlato il CEO della compagnia aerea australiana Qantas, Alan Joyce. “Stiamo cercando di cambiare i termini e le condizioni della nostra compagnia — ha detto Joyce — per proporre a livello internazionale che le persone si facciano vaccinare prima di salire sull’aereo”. Attuabile?

🛒 Facebook ha annunciato l’acquisizione di Kustomer, una startup specializzata in piattaforme e chatbot di customer service per aziende che vogliono gestire i clienti nei vari canali online. Continua la strategia di Zuckerberg di puntare sempre più sull’ecommerce. (E a breve potrebbe esserci anche il lancio della criptovaluta Libra)

👽 Ricordate il monolite spuntato nel deserto dello Utah qualche giorno fa? Ecco, ora ne è stato ritrovato uno in Romania. Qualche stunt di guerrilla marketing o degli alieni vogliono dirci qualcosa? (e non mi meraviglierebbe in questo 2020..)

🚩 Reddit ha riferito di aver registrato una media di 52 milioni di utenti attivi giornalieri nell’ottobre 2020, con un aumento del 44% su base annua dell’impegno attivo.

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