Buon venerdì!
Alcuni di voi spesso mi chiedono consigli sui quali strumenti usare per scrivere, curare e organizzare una newsletter. Non ne esiste uno migliore di un altro, ma vi posso suggerire quelli che utilizzo io: li ho raccolti tutti in questo articolo.
Comunico ai nuovi arrivati che è possibile partecipare al programma di referral. Una volta condiviso il link personale (che trovi in fondo alla mail), se i tuoi amici si iscriveranno, riceverai degli omaggi più unici che rari, in base a quanti di loro hai invitato.
Se invece tutto il lavoro che faccio settimanalmente non ti stuzzica nemmeno un po’, beh, chiudiamola qui. Puoi cancellare l’iscrizione cliccando sul link alla fine della newsletter. No hard feelings.
Ma che fine farà il web3?
Fino a pochi mesi fa bastava solo pronunciare le parole web3 o metaverso per solleticare la curiosità di chiunque (me compreso). Ora che il valore delle criptovalute è crollato in modo preoccupante e che l’esplosione della bolla sembra esser sempre più vicina, anche l’hype intorno alle due buzzword pare essersi bruscamente affievolito (anche se già si parla di web5(!)).
Certo, siamo ben lungi dal recitarne il de profundis, ma il clima generale è radicalmente cambiato. Ed è giusto fare qualche passo indietro e cercare di capire cosa ancora non va e quali elementi vanno invece tenuti d’occhio.
È passato quasi un anno da quando è scoppiata la frenesia dei media intorno a web3 e metaverso: l’irresistibile ascesa delle criptovalute prima, il successo degli NFT ed il cambio di nome da Facebook in Meta poi, a riprova di un crescente interesse da parte dei big. Tuttavia, il fervore su web3 e metaverso si è basato, per lo più, sulle promesse e sulle speranze di rapide e copiose plusvalenze economiche. Ora che il valore di criptovalute, token digitali ed NFT è crollato, era inevitabile assistere a una correzione fisiologica di queste dimensioni.
Di contro, asserire che questa sia la fine del web3 sarebbe una sciocchezza. Preferirei parlare piuttosto di investitori che fanno un passo indietro dopo la raggiunta saturazione, con quasi 20.000 tipi di altcoin (o shitcoin) differenti in circolazione. E davvero troppe di queste a dare una brutta immagine complessiva del settore.
Oltre a quella da crypto ed NFT, anche la febbre da metaverso sembra stia scemando, ed i motivi sono ben noti: non esiste ancora una definizione comunemente accettata del termine, il che genera confusione e lascia perplessi i potenziali utenti, le tecnologie si evolvono ancora troppo lentamente (o non così velocemente come il mondo tech ci ha abituati) e pure i player più importanti stanno rivedendo al ribasso le loro stime di crescita ed i loro investimenti.
La principale critica al metaverso è che, così com’è, non corrisponde a ciò che ci è stato promesso inizialmente. Si tratta di un concetto che ha più di 25 anni (Second Life, anyone?), in costante evoluzione, ma che richiederà ancora molti anni per concretizzarsi. Gli “use case” sono ancora limitati e, anzi, alcuni campi di applicazione non sembrano essere ancora adattabili al 100%, tipo quello lavorativo.
Certo, l’uso eccessivo dei dati personali da parte dei FAANG viene spesso portata come motivazione trainante, ma fino a prova contraria, ci sono ancora miliardi di utenti di Facebook, Instagram e Tiktok a cui l’uso che viene fatto dei propri dati, interessa si, ma solo marginalmente e non è ancora pronto a cambiare le proprie abitudini. Allo stesso modo, una delle USP della blockchain è la sua capacità di aggirare qualsiasi tipo di censura. Anche in questo caso iniziativa lodevole, ma in Occidente non è un tema così prioritario. Insomma, gli usi che si potranno fare del web3 nel futuro prossimo, non sono ancora facilmente tracciabili. Nemmeno da uno dei suoi più grandi investitori. (A tal proposito vale la pena leggere il pensiero di Valerio Bassan, che ha ispirato pesantemente il mio).
Quindi, Antonio, solo critiche?
Dunque, io non sto criticando un bel niente. Sto semplicemente cercando di comprendere il contesto attuale e, anzi, mi sentirei di spezzare una lancia a favore del web3: infatti, l’evoluzione del web non ha avuto una traiettoria lineare. Anzi, le critiche furono molto forti anche allora, alla fine degli anni ‘90, quando assistemmo allo scoppio della bolla delle Dotcom. Fortunatamente, col tempo, il mercato imparò ad auto-regolamentarsi e a trasformarsi in quello che conosciamo oggi.
Ci vorranno ancora diversi anni per perfezionare le tecnologie legate al web3 e per consentire l’emergere degli usi più rilevanti. Come molto spesso accade nella storia, è una questione di sincronizzazione e di velocità di adattamento: serve avere una buona conoscenza del mercato e non cercare di forzarne l’adozione. Se anche i player più grossi in questi ultimi mesi ne sono usciti con le ossa rotte, significa che correre non è la scelta più saggia.
Sponsor
Switcho valuta gratuitamente il tuo profilo di consumi di luce, gas, internet, mobile e assicurazione auto per proporti l’offerta migliore possibile. Le analisi vengono effettuate su dati reali, eseguendo una stima del risparmio personalizzata: non promette risparmi inesistenti come purtroppo altri operatori tendono a fare. Con Switcho puoi ottimizzare la tua situazione finanziaria in pochi click e, se non conviene cambiare, saranno loro per primi a dirtelo. Inoltre, iscrivendoti con il mio link e al tuo primo Switch, otterrai un buono Amazon da 10€.
📰 News
- C’è qualcosa di perverso nel guardare video di gente che guarda e reagisce ad altri video. Eppure, si tratta di una delle categorie più apprezzate e diffuse online (anche perché di facile realizzazione) tanto che alcune piattaforme ne incentivano la creazione con funzioni ad hoc.
- Capita spesso che il guru di turno pubblichi un articolo dal titolo: “la pubblicità è morta”. Per fortuna, Tom Roach spiega brillantemente in Marketing Week perché questo mito è da sfatare e perché è costantemente sbagliato.
- Quasi metà della Generazione Z usa TikTok e Instagram per effettuare ricerche online. E ad affermarlo è proprio Google (che sta pensando già a come cambiare le funzioni di Ricerca e Maps in modo da attirare un pubblico più giovane).
- Ricordate quando NeN pubblicò un curioso annuncio di lavoro per Fantacalcio Specialist su Linkedin? Ecco, Emilio neo CFS (Chief Fantacalcio Specialist) racconta com’è andata un anno dopo.
💡 Learn
- La storia della nascita della Guida Michelin la conoscono tutti. Qui però ci sono alcuni aspetti ed aneddoti meno conosciuti.
- Un bell’elencone di corsi e contenuti educativi gratuiti su qualsiasi argomento, da divorare questa estate. E se volete qualche idea per un nuovo libro da gustare sotto l’ombrellone o vi interessa solo il riassunto, ne trovate diversi qui e qui. Tipo Blinkist, ma aggratis.
- Alcuni suggerimenti di convivenza utili se a lavoro hai un capo di merda.
- Ok la Silicon Valley è il sogno di tutti gli startupper italiani. Ma davvero, recarsi in California può portare dei benefici alla propria startup? Ascoltando le storie di alcuni founder nostrani, pare proprio di si.
📈 Trends | Stats
- Il survey annuale di McKinsey sul coinvolgimento digitale dei consumatori europei: tendenze digitali e nuove opportunità.
- Ormai è cosa nota: Netflix è in difficoltà, ed oltre ad aver perso per la prima volta più abbonati di quanti ne ha guadagnati, deve far fronte a una concorrenza sempre più spietata. Ecco che quindi Reed Hastings, ha annunciato ufficialmente una nuova collaborazione con Microsoft, che dovrà occuparsi della tecnologia e della vendita degli spazi pubblicitari per Netflix. L’obiettivo? Offrire un nuovo abbonamento più conveniente rispetto alle formule esistenti. Vedremo come reagirà il mercato.
- Un bellissimo cartogramma della popolazione mondiale: una presentazione geografica del mondo in cui la dimensione dei paesi non è disegnata in base alla distribuzione della terra, ma in base alla distribuzione delle persone. E molte altre statistiche riguardanti la crescita della popolazione nel Mondo.
- Com’è la percezione sulla sostenibilità nelle community su TikTok? Sono molto interessate all’ambiente e a come preservarlo. Questo è quello che emerge dalla ricerca condotta in Italia e in Spagna da Protein Agency, in partnership con Omnicom Media Group, su un campione di 1.050 utenti di età tra i 18 e 45 anni. In questa infografica qualche dato interessante in più. Ho più fiducia per il futuro.
⚒️ Tools
Tutto quello che serve per vendere consulenze online: landing page, pagamenti integrati, messaggistica, integrazione con Zoom e Meet, slot di disponibilità, liste d’attesa, inviti al calendario e altro ancora. Al momento è in fase beta e gratuito.
Gestire una community online è complicato, con Orbit lo è un po’ meno. Un avanzato tool di reportistica, controllo, automazione che si integra con le piattaforme più importanti.
Uno strumento semplice da usare, con il quale creare calcolatrici o preventivatori da ospitare su qualsiasi sito web. Puoi scegliere tra una serie di template o crearne uno da zero senza alcuna conoscenza di programmazione.
Referral Program | Invita amici, ottieni regali
- Step 1: Clicca l’immagine qui sopra;
- Step 2: Condividi la newsletter sui social, via email o su Whatsapp
- Step 3: Ottieni il tuo reward in base a quanti amici si iscrivono
☕ Una quantità significativa di tempo e di sudore viene profusa nel portare avanti questa newsletter. Se vuoi sostenermi in questo lungo viaggio offrendomi un caffe, te ne sarò per sempre grato!
📮 Vuoi lanciare una tua newsletter? Scopri il nostro servizio di creazione newsletter on demand: Lettera
📧 Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla newsletter: