no name, il brand che ha avuto successo senza avere un brand

Quelle sempre più rare volte in cui guardo gli spot sulla tv nazionale, rimango affascinato da come ogni azienda, più o meno nota, decida di posizionarsi sul mercato e quali strategie di branding utilizzino per differenziarsi dal resto dei competitor. Molte di esse, hanno dei canoni ben precisi: se operano in ambito fashion devono comunicare un determinato tipo di messaggio, se vendono biscotti per colazione, un altro ancora.
E’ tutto molto ordinario, rassicurante e tradizionalista.
Tanto che quando vediamo una pubblicità o una non-pubblicità che rompe determinati schemi, ne parliamo per giorni.

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Ed è quello che ho fatto io quando ho scoperto no name. Per chi non lo sapesse, no name è un’azienda alimentare “no-frills” canadese che vende dei prodotti che non hanno un vero e proprio brand. Nulla di nuovo sotto il sole, direte voi. Anche Lidl ed Eurospin lo fanno da anni, o utilizzando dei sotto-marchi appositi. Ma in questo caso stiamo assistendo ad un un-branding di livello decisamente astratto e filosofico. Cosa succede se si spoglia un brand di tutti i fronzoli legati all’immagine, ai colori, al copy, alla tipografia?
La campagna pubblicitaria che hanno iniziato solo pochi anni fa sul web e offline è straordinaria. Il loro banner su Twitter recita “twitter page”. Sul loro sito web si legge “sito web”. Per non parlare dei commercial nonsense trasmessi in tv o di quelli offline in giro per la città.

Se Nino Frassica avesse avuto il compito di progettare un piano marketing per una linea di prodotti alimentari, immagino sarebbe venuto fuori qualcosa del genere. Ma no name non è stato l’unico no-brand degli ultimi anni. L’azienda canadese condivide gli stessi ideali con Brandless, azienda Made in USA, che ha iniziato a vendere i propri prodotti online in confezioni anonime, e che affermava di far risparmiare ai suoi consumatori fino al 40%, eliminando i costi nascosti associati al marketing, al branding e alla pubblicità.

Cosa possiamo imparare da una strategia come questa?

Secondo marketingexamples.com:

Separazione, Semplificazione e Coerenza.

Separazione: differenziati dal resto dei brand. Sii qualcosa di assolutamente unico e iconico.

Semplificazione: elimina qualsiasi cosa sia superflua.

Coerenza: Il tone of voice, la filosofia, il messaggio, deve restare uniforme nel tempo e nello spazio. Insomma, ci deve essere perseveranza nella comunicazione.

Che ne pensi?

In che modo stai posizionando il tuo brand rispetto alla concorrenza?