Pubblicità da ridere


Hola!

Io adoro ridere (e far ridere), quindi non mi stupisce leggere lo studio AdReaction di Kantar che ha evidenziato come l’umorismo sia la risorsa creativa più potente anche in ambito pubblicitario. È stato fondamentale per ogni generazione, per ottenere reazioni dal pubblico, e per apparire memorabili differenziandosi dalla massa. Le pubblicità divertenti sono risultate più espressive (+27 punti), coinvolgono maggiormente lo spettatore (+14) e sono più distintive (+11).

Ma anche se la metà dei vincitori del Kantar Creative Effectiveness Award lo usa con ottimi risultati, solo il 33% degli annunci analizzati lo sfrutta in una qualsiasi delle sue forme. 

I marchi sembrano quasi timorati ad usarlo nella loro comunicazione. Sarà la recessione? Gli effetti della pandemia? Paralisi comunicativa dettata dal politically correctness?

Una cosa è certa: le pubblicità che vogliono fare piangere invece vanno sempre molto di moda.

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Fai crescere il tuo pubblico online senza sforzo con la pubblicità “set-and-forget” di Feed. Gli annunci su Facebook e Instagram vengono eseguiti in automatico per far crescere il tuo pubblico, in modo che possa concentrarti maggiormente sulle cose che sai fare di più. L’algoritmo individua e promuove i post migliori per dare voce ai tuoi contenuti. Collega Feed a Facebook e Instagram, imposta un budget e lascia che Feed faccia tutto il resto.

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📰 News

  • Nel caso non l’abbiate letto prima, Elon ha comunicato di aver messo in pausa l’acquisto di Twitter finché non saprà se ci sono più bot di quelli realmente dichiarati.
  • La nuova versione di Google Maps offrirà una versione sempre più immersiva delle sue mappe. E la tecnologia Live View sarà anche disponibile per gli sviluppatori che vorranno implementarla nella realtà virtuale e aumentata. Preparativi di metaverso in corso.
  • Secondo uno studio recente, i volti falsi creati dall’intelligenza artificiale (aka Deep Fake) sono spesso considerati più affidabili delle immagini di persone reali. Okkkkk.
  • Gucci non ha mai nascosto di puntare molto sul web3. E ha deciso di spingersi ancora un po’ più in là annunciando che accetterà pagamenti in crypto nei propri negozi (per ora in 5 store pilota).
  • Nell’ultima newsletter avevo citato uno studio secondo il quale alcune piattaforme di video call come Zoom, ascolterebbe le nostre conversazioni anche a microfoni spenti. Fantastico. Ma a quanto pare, ci sono siti (e alcuni anche piuttosto famosi) che riescono a leggere quello che scriviamo su un form, senza premere invio.

💡 Learn

  • Il creative director del Sole 24 Ore racconta la sua disavventura social: nonostante le denunce a Polizia e Carabinieri e le segnalazioni a Meta, da una settimana il suo profilo Instagram è ancora nelle mani di un hacker. Ecco gli errori da non fare per evitare di vedersi l’account hackerato.
  • A breve uscirà il libro biografico di Leonardo Del Vecchio a cura di Tommaso Ebhardt (già autore di quello su Sergio Marchionne) e sono convinto sarà un capolavoro. Sempre Ebhardt, ha pubblicato un’anticipazione dell’opera su Bloomberg.
  • Come “rubare” utenti ai tuoi concorrenti 101: crea un filtro per la tua app, rendilo virale, spingi gli utenti di un’app concorrente a fare video con il tuo filtro, attendi e guarda il numero di nuovi utenti crescere esponenzialmente. Voluto o no, è andata più o meno così con il filtro “Crying” creato da Snapchat e con i video prodotti con esso, che avrete visto in pratica su quasi tutti i social in questi ultimi giorni.
  • Con Terra, anche il mondo crypto ha avuto il suo momento “Lehman Brothers”. Da essere considerata una delle criptovalute più promettenti a livello mondiale, ad un tracollo vertiginoso che ha polverizzato letteralmente i risparmi di centinaia di migliaia di persone. La storia di una tragedia finanziaria (annunciata?).
  • LinkedIn per le aziende può essere molto utile. Tutto parte dalla pagina aziendale. Molte funzionalità sono simili a quelle di altri social, ma le dinamiche di questa piattaforma sono completamente differenti. Quali sono i primi passi da fare? Ne parla Digital Update sul suo blog.

📈 Trends | Stats

  • Quando si ha un prodotto o servizio in abbonamento, i pagamenti mensili o annuali ricorrenti sono fondamentali per mantenere costanti gli introiti. Ridurre il tasso di abbandono dei lettori paganti e che cancellano i loro abbonamenti, è di vitale importanza. Ecco perché si rivela indispensabile attivare il processo “Dunning”.
  • I dati di LinkedIn ci dicono come stanno cambiando i luoghi di lavoro e di quali competenze potrebbero aver bisogno i lavoratori per restare competitivi in futuro. E un consiglio da parte di Reid Hoffman, founder del social professionale: pick an industry, not a job.
  • Da qualche anno, le collaborazioni tra brand sono diventate un trend importante nel mondo del marketing. I brand di moda sono stati pionieri in questo campo, ma a poco a poco un po’ tutti stanno lanciando strategie simili. Tom Darlington spiega sul suo blog perché le collaborazioni (se ben eseguite) funzionano.
  • 10 strumenti di analytics per LinkedIn che dovresti assolutamente utilizzare.
  • L’Email Marketing in Italia: trend e dati di mercato, dall’Osservatorio di MailUp.

⚒️ Tools

pCloud
pCloudwww.pcloud.com

Ce l’ho da qualche settimana ed è uno dei cloud storage migliori che abbia mai provato: offre tutti i vantaggi dei concorrenti, ma con un livello di sicurezza superiore (i server sono basati in Svizzera). Oltre al fatto che tutti i tuoi dati restano in Europa (diversamente da iCloud, OneDrive, Dropbox o Google Drive), puoi sincronizzare le cartelle virtuali sul tuo Mac o PC, puoi creare link di condivisione dei tuoi file, vi puoi accedere da mobile (sia Android che iOS) e puoi aumentare ulteriormente la sicurezza con la funzionalità Zero Knowledge Encryption. Al momento è in offerta Lifetime a 175€ per 500GB o 350€ per 1TB (sconto del 65%).

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Framer: Siteswww.framer.com

Sono un grande amante dei page builder e questo sembra davvero promettere bene. Prodotto da Framer, piattaforma professionale di prototipazione e design, si può considerare come una via di mezzo tra Webflow ed Elementor. Abbastanza semplice da usare, ma con alcune caratteristiche professionali per gli utenti più esigenti.

Airtable
Airtableairtable.com

Un po’ foglio di calcolo, un po’ database, si connette a migliaia di app e mette a disposizione un’infinità di template. Excel può andare in pensione.

mmhmm
mmhmmwww.mmhmm.app

mmhmm ti consente di realizzare gratuitamente, in modo facile ed intuitivo, presentazioni video spettacolari con possibilità di editing e personalizzazioni avanzate. Un po’ Loom, un po’ Zoom. E proprio a Zoom si collega, così come a Teams, Meet e altre piattaforme per effettuare video call.

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Antonio

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