Se quest’anno hai passato le vacanze estive in una rinomata località balneare, è molto probabile che ti sia imbattuto in una piccola boutique, molto colorata e che vende costumi da bagno e accessori.
Il negozio in questione è di MC2 Saint Barth. Al di là delle qualità dei loro prodotti, quel che mi ha colpito di più è la presenza di questo brand in tutte le più “pettinate” località di villeggiatura italiane e non solo (sono andato a spulciare il loro sito e ne ho visto dove sono ubicati gli altri store).
Porto Cervo, Forte dei Marmi, Taormina e poi Miami, Ibizia, Mykonos, Formentera, eccetera.
Dal punto di vista del marketing non ci potrebbe essere nulla di meglio: associare un brand che vende beachwear ad un luogo di mare “cool” e instagrammabile ed ecco che il link funziona alla perfezione.
Certo, un costume si può acquistare anche online, ma certe sensazioni da dietro lo schermo di un computer o uno smartphone vengono meno.
L’ecommerce, mai come ora, sta vivendo un momento di crescita irrefrenabile (anche in Italia), ma ci sono alcune cose che ancora non può — e non deve — sostituire.
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Testare una crema o un profumo, toccare un vestito, suonare uno strumento musicale, assaggiare un buon salume gourmet. Il negozio fisico sarà ancora importante.
Con una pandemia globale in atto però, alcune dinamiche stanno mutando e alcune addirittura cesseranno di esistere.
I lockdown imposti dai vari governi nazionali, il timore di spazi affollati e del contatto con altri clienti, la ritrosia a viaggiare o utilizzare i mezzi pubblici stanno cambiando un intero settore.
La grande sfida del retail sarà quindi quella di sapersi reinventare, abbracciare la tecnologia e trasformare le minacce in opportunità.
Per esempio, alcuni retailer stanno testando le visite in store solo su appuntamento, altri puntano sulla realtà aumentata o sulle consegne con droni mentre altri spingono per il ritiro in negozio o in appositi locker dopo l’acquisto online.
Ci sono poi nuovi modi di rendere il check-out sempre più smart come i negozi cashier-less — vedi Amazon Go — e startup che sfruttano l’intelligenza artificiale per automatizzare il processo di pagamento senza cassa come l’italo-americana Standard AI.
Questo report di McKinsey & Co. evidenzia quanto il coronavirus stia accelerando il cambiamento delle abitudini dei consumatori, sopratutto grazie al supporto delle innovazioni tecnologiche.
La pandemia ha inoltre instillato in molti consumatori un maggior interesse a sostenere le imprese locali. Molti acquirenti continueranno a supportare, anche dopo Covid-19, i loro bar, ristoranti, birrerie e boutique preferiti, affinché non falliscano.
E secondo te, quale sarà il futuro del retail dopo il Coronavirus?
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- Una guida completa al targeting su Linkedin [LinkedinBlog]
- Un report di Snapchat su come costruire un brand adatto per la Gen Z [Snapchat]
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